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La Multa più “Ingiusta” e salata, la prendono tutti per un motivo importante

Guidare in città è spesso una questione di abitudini, e non tutte sono propriamente “legali”. Tra le infrazioni che passano spesso inosservate, ce n’è una molto diffusa, ma poco conosciuta per le sue conseguenze: lasciare il motore acceso durante una sosta. Una pratica che, per quanto comune e apparentemente innocua, può costarti una multa davvero salata, secondo il Codice della Strada. Così, molti automobilisti, magari senza pensarci troppo, mantengono il motore in funzione per tenere il climatizzatore acceso o per non interrompere una telefonata. Ma questo comportamento, oltre a impattare negativamente sull’ambiente, è a tutti gli effetti vietato e sanzionabile.

Multa per motore acceso – Lavocenazional.it

Motore acceso durante la sosta: cosa dice la legge

Il Codice della Strada, con l’articolo 157 comma 7-bis, è molto chiaro: non si può lasciare l’auto accesa durante una sosta, a meno che non ci si trovi in condizioni di traffico. L’obiettivo di questa norma è ridurre il più possibile le emissioni di gas di scarico e l’inquinamento acustico in città, promuovendo una maggiore attenzione all’ambiente. Se questa abitudine è per molti una comodità, per l’ambiente è una delle tante piccole azioni che, sommate, possono contribuire a rendere l’aria più inquinata.

Quali sono le multe e perché sono così alte

Per chi viola questa regola, le sanzioni non sono indifferenti: parliamo di cifre che vanno da un minimo di 216 euro fino a un massimo di 432 euro. L’intento è chiaramente quello di scoraggiare una pratica che sembra banale, ma ha un impatto concreto sull’ecosistema urbano. E non si tratta solo di una questione economica: ogni multa è anche un avvertimento sull’importanza di adottare comportamenti più sostenibili. Se ci pensiamo, basta spegnere l’auto e riaccenderla al momento giusto: un gesto minimo, che può fare la differenza.

La normativa italiana permette però delle eccezioni: ci sono casi in cui tenere il motore acceso in sosta è consentito, come per il funzionamento di apparecchi medici o altri dispositivi fondamentali per la salute. In questi casi, la legge mostra una certa flessibilità, ma se non si rientra in queste categorie, è importante fare attenzione.

Le altre abitudini al volante che possono costarti caro

L’abitudine di lasciare l’auto accesa non è l’unica “leggerezza” che potrebbe trasformarsi in una multa inaspettata. Diverse infrazioni, anche molto comuni, contribuiscono ogni anno a rimpinguare le casse dello Stato, e alcune sono talmente diffuse che è facile dimenticarsi della loro pericolosità.

  • Eccesso di velocità: Forse la più comune tra tutte le infrazioni. La fretta e la distrazione portano molti automobilisti a superare i limiti di velocità, con conseguenti multe che possono anche comportare la decurtazione di punti dalla patente. È un’abitudine pericolosa che, oltre alla sanzione, espone il guidatore e gli altri utenti della strada a rischi di incidenti anche gravi.
  • Uso del telefono al volante: Una delle cattive abitudini più diffuse, purtroppo ancora molto frequente. Rispondere a una chiamata o mandare un messaggio mentre si guida è una delle principali cause di incidenti. Anche se esistono dispositivi “hands-free” e bluetooth, molti automobilisti non rispettano questa norma, rischiando sanzioni pesanti e la decurtazione di punti dalla patente.
  • Guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: Qui non si tratta solo di multe, ma di un rischio per la vita propria e altrui. Anche se oggi c’è maggiore consapevolezza dei pericoli legati a questi comportamenti, purtroppo il numero di automobilisti sanzionati per guida non idonea è ancora alto.
Multa da 200 euro per chi sta in sosta con motore acceso – LaVoceNazionale.it

Come contestare una multa in Italia

Quando si riceve una multa e la si ritiene ingiusta, è possibile presentare un ricorso. Il primo passo è esaminare attentamente il verbale, assicurandosi che contenga tutti i dettagli corretti e che la notifica sia arrivata nei tempi previsti. Se il verbale presenta inesattezze o se la sanzione è stata applicata erroneamente, si può presentare un ricorso all’Ufficio Contravvenzioni del Comune o alla Polizia Locale.

In alternativa, si può ricorrere al Giudice di Pace, pagando una marca da bollo e presentandosi a un’udienza per spiegare le proprie ragioni. Questa procedura permette di confrontarsi direttamente con un’autorità competente, presentando prove o testimonianze a sostegno della propria posizione. Per chi preferisce evitare i costi di un ricorso al Giudice di Pace, c’è la possibilità di rivolgersi al Prefetto, un’opzione generalmente gratuita ma che può risultare meno interattiva.

Multe illegittime: come riconoscerle e dimostrarlo

Non tutte le sanzioni sono effettivamente legittime, e vi sono diversi motivi per cui una multa potrebbe essere contestata e annullata. Tra le cause più frequenti per l’annullamento di una multa ci sono errori nella procedura da parte delle autorità, o l’assenza di una motivazione chiara e dettagliata. Verificare ogni dettaglio della notifica, dalle tempistiche alla corretta motivazione, è fondamentale per riconoscere eventuali irregolarità.

Le prove, come fotografie o dichiarazioni di testimoni, possono essere decisive nel dimostrare la propria posizione. A questo proposito, agire in tempi rapidi è essenziale, poiché superare i termini di contestazione riduce significativamente le possibilità di successo.

L’importanza della guida responsabile

Seguire il Codice della Strada non è solo una questione di evitare multe salate, ma soprattutto di garantire la sicurezza di tutti. Una guida responsabile e attenta non solo protegge il conducente, ma rende le strade più sicure per tutti gli utenti, migliorando anche la qualità dell’aria e della vita nelle nostre città. Rispettare queste regole, spegnere il motore in sosta e guidare senza distrazioni, sono scelte consapevoli che ciascuno

Davide

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