L’abito di San Francesco in mostra a Firenze. “L’ultimo Sigillo”, un viaggio immersivo tra storia e spiritualità
“L’ultimo Sigillo: l’abito di San Francesco e un viaggio immersivo dal Monte della Verna alla città di Firenze” rappresenta una delle mostre più attese, ospitata fino al 3 novembre nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio. Questa esposizione non è solo un evento culturale ma un vero e proprio ponte che collega il passato al presente, celebrando l’intenso legame tra il santuario della Verna e la città di Firenze.
Attraverso un percorso immersivo, i visitatori sono invitati a scoprire la storia del santuario francescano e il profondo rapporto spirituale che lega questo luogo sacro alla città toscana.
Il cuore dell’esposizione: il saio di San Francesco
Al centro dell’esposizione si trova il prezioso “Saio di San Francesco”, tornato a Firenze dopo secoli. Questo abito non è semplicemente un indumento monastico ma rappresenta la scelta di vita del santo, vicina ai poveri e ai contadini. La sua presenza a Firenze, dopo essere stato custodito per circa cinquecento anni nella città prima del suo ritorno alla Verna nel 2001, segna un momento significativo che rafforza ulteriormente i legami tra la comunità francescana, la Verna e Firenze.
Il santuario della Verna ha sempre avuto un ruolo centrale nella vita spirituale dei fiorentini. Fin dal 1432, quando Papa Eugenio IV pose il convento sotto la protezione del Comune di Firenze, questo luogo è stato considerato una sorta di faro spirituale per la città. La mostra “L’ultimo Sigillo” vuole evidenziare proprio questo aspetto storico-spirituale attraverso l’esposizione dell’abito del santo ma anche mediante tecnologie immersive che permettono ai visitatori di compiere virtualmente il viaggio da La Verna a Firenze.
La sindaca Sara Funaro ha sottolineato come questa mostra sia molto più che una semplice esposizione; essa rappresenta infatti l’opportunità per riflettere sui valori universali promossi da San Francesco – armonia, pace e amore verso ogni creatura – valori oggi più necessari che mai in tempi segnati da conflitti e incertezze globali. L’esposizione diventa così uno spazio dove passato e presente si incontrano per ispirare azioni future all’insegna della fratellanza universale.
Fra Matteo Brena ha evidenziato come l’esperienza spirituale custodita dalla città nei secoli sia oggi una fonte viva di speranza per tutti gli uomini. La collaborazione tra Comune e Comitato francescano rende possibile consegnare nuovamente al mondo questi valori eterni promossi da San Francesco d’Assisi. Inoltre, Valentina Zucchi ha ricordato come questa occasione permetta non solo di rivivere momenti storici significativi ma anche di riflettere su come questi possano ispirarci oggi verso impegni civili tessuti d’umanità.