Manovra verso la Camera: sanità, bonus e bitcoin in mirino modifiche

Manovra verso la Camera: sanità, bonus e bitcoin in mirino modifiche. Famiglia e lavoro al centro delle proposte

La Manovra 2025 si appresta a fare il suo ingresso alla Camera dei Deputati, segnando l’inizio di un percorso legislativo che promette scintille. Nonostante l’approdo non sia previsto prima di oggi, la corsa agli emendamenti è già iniziata, con diversi fronti aperti che vanno dalla sanità ai Bitcoin, passando per le politiche familiari e i bonus edilizi. Un dibattito acceso che vede coinvolti tanto l’opposizione quanto la maggioranza.

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Manovra 2025 – foto ansa – lavocenazionale.it

Il settore della sanità emerge come uno dei principali campi di battaglia. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno sollevato dubbi sull’effettivo incremento del Fondo sanitario nazionale annunciato dal governo. La premier Giorgia Meloni ha parlato di un aumento “record” del fondo a 136,48 miliardi nel 2025 e a 140,6 miliardi nel 2026; cifre contestate dall’opposizione che chiede maggiore chiarezza e sostegno al settore.

Famiglia e lavoro al centro delle proposte

Le politiche familiari rappresentano un altro terreno su cui si gioca la partita degli emendamenti. Il Partito Democratico punta ad introdurre miglioramenti sul congedo parentale esteso di un mese all’80% dell’indennità. Anche il Movimento 5 Stelle sembra voler mettere mano alla questione con proposte volte a rafforzare il sostegno al reddito delle famiglie italiane e a mantenere i bonus edilizi.

Famiglia e lavoro al centro delle proposte
Camera dei Deputati – foto ansa – lavocenazionale.it

Sorprendentemente, anche il mondo delle criptovalute entra nel dibattito sulla Manovra attraverso le preoccupazioni espresse da Giulio Centemero, deputato della Lega. L’emendamento da lui annunciato mira a bloccare l’aumento della tassazione al 42% sulle plusvalenze derivanti dai Bitcoin per evitare una possibile fuga degli investitori tecnologici dall’Italia – tra cui spicca la figura di Elon Musk.

Il contesto sociale entro cui si muove la discussione sulla Manovra è altrettanto complesso. La CGIL ha già invocato lo sciopero generale contro le misure proposte dal governo richiedendo maggiori risorse per lavoratori e sanità; una posizione forte che contrasta con quella più attendista della UIL mentre la CISL sembra guardare con favore alle iniziative del governo aspettando tuttavia di vedere il testo definitivo.

Mentre la Manovra si avvicina alla Camera dei Deputati pronta ad affrontare gli scogli parlamentari posti dagli emendamenti in arrivo da più fronti politici ed economici, resta chiaro come ogni modifica dovrà navigare nelle acque turbolente delle finanze pubbliche disponibili senza perdere di vista gli interessi dei cittadini italiani.

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