Anoressia, dalla sofferenza personale alla ricerca scientifica: terapia psichedelica, gli studi di una psichiatra-paziente
La storia di Stephanie Knatz Peck è un viaggio che parte dalle profondità della lotta contro un disturbo alimentare e arriva alle vette della ricerca scientifica. Docente di psichiatria all’Università della California di San Diego (UCSD), Knatz Peck ha trasformato la sua battaglia personale contro l’anoressia nervosa in una missione per aiutare chi ancora combatte contro questa malattia. La sua esperienza diretta con il disturbo alimentare le ha fornito una prospettiva unica, che ha saputo trasformare in uno strumento di ricerca e cura innovativo.
Il lavoro pionieristico di Knatz Peck si inserisce nel filone emergente della ricerca psichedelica, focalizzandosi sull’utilizzo della psilocibina – principio attivo dei funghi magici – come possibile trattamento per le forme resistenti di anoressia nervosa. Questo approccio rappresenta una novità assoluta nel campo dei disturbi alimentari, tanto da essere considerato dagli esperti come una potenziale svolta. Il primo trial clinico guidato dalla psichiatra-paziente segna un momento storico nella lotta contro l’anoressia, aprendo nuove vie terapeutiche finora inesplorate.
Le ricerche condotte da Knatz Peck hanno portato allo sviluppo del Temperament-Based Treatment with Supports (Tbt-S), un intervento comportamentale che ha già guadagnato riconoscimenti a livello internazionale. Questo metodo si basa sulla comprensione del temperamento individuale e mira a fornire supporti concreti sia ai pazienti che alle loro famiglie durante il processo di cura. L’impegno dell’autrice non si limita alla teoria; infatti, forma medici in tutto il mondo sul suo metodo Tbt-S e collabora attivamente con Compass Pathways per lo sviluppo di modelli supportivi nell’ambito delle terapie assistite da sostanze psichedeliche.
Nell’intervista concessa a ‘Genomic Press’, pubblicata su ‘Psychedelics’, Knatz Peck non parla solo del suo lavoro scientifico ma apre anche uno spiraglio sulla sua vita privata. La passione per la danza, il surf e la moda emerge come aspetto fondamentale del suo essere, dimostrando come la scienza possa convivere armoniosamente con interessi diversificati. La sua flessibilità mentale viene attribuita all’essere stata “figlia della terza cultura”, cresciuta in un contesto culturale ricco ed eterogeneo che le ha permesso di mantenere sempre aperta la mente verso nuove prospettive.
L’impegno profuso da Stephanie Knatz Peck nella ricerca e nello sviluppo delle terapie assistite da sostanze psichedeliche rappresenta più che mai una speranza tangibile per coloro che soffrono di disturbi alimentari resistenti ai trattamenti tradizionali. Attraversando i confini tra esperienza personale e professionalità scientifica, questa pioniera offre nuove possibilità a chi cerca disperatamente soluzioni efficaci nella battaglia contro l’anoressia nervosa.
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