In queste ultime settimane sta prendendo piede la nuova truffa del “vishing”: ecco che cos’è e perché devi imparare a riconoscerla.
Le truffe legate ai mezzi di pagamento sono in costante aumento, rappresentando una minaccia sempre più concreta per i cittadini. Tra le tecniche più insidiose utilizzate dai malintenzionati spicca il “vishing”, un metodo che sfrutta le chiamate telefoniche per estorcere informazioni personali e finanziarie. Le autorità italiane, inclusi i carabinieri, hanno lanciato campagne di sensibilizzazione per mettere in guardia la popolazione da questa forma di frode particolarmente sofisticata.
Il vishing si manifesta quando un truffatore contatta la sua vittima fingendosi un operatore bancario o un esperto in prevenzione delle frodi. Durante la conversazione, l’interlocutore avverte della presenza di operazioni sospette sul conto della vittima, creando un clima di paura e urgenza. Successivamente, richiede dati sensibili come codici d’accesso e password con la falsa promessa di bloccare le transazioni fraudolente. Queste informazioni verranno poi utilizzate per svuotare i conti bancari o per altre attività illecite.
La credibilità dei truffatori
Uno degli aspetti più allarmanti del vishing è l’apparente credibilità dei truffatori. Questi ultimi possono avere già in loro possesso dettagli personali sulla vittima ottenuti attraverso phishing, malware o hacking, rendendo così le loro richieste particolarmente convincenti. Le forze dell’ordine hanno notato un incremento significativo dei casi su tutto il territorio nazionale, evidenziando come nessuno sia realmente al sicuro da questo tipo di attacco.
Le autorità italiane stanno intensificando gli sforzi per combattere questa piaga digitale. I carabinieri ribadiscono l’importanza di non condividere mai informazioni sensibili al telefono e invitano a trattare con estrema cautela qualsiasi richiesta improvvisa che arrivi attraverso questo canale comunicativo. La Banca d’Italia ha rivelato che nel solo primo semestre del 2023 le frodi legate ai mezzi di pagamento hanno raggiunto cifre allarmanti: 628 milioni di euro complessivi, con una quota significativa attribuibile proprio al vishing.
Per difendersi efficacemente dal vishing è essenziale adottare comportamenti prudenti: non fornire mai PIN o password telefonicamente e verificare sempre l’autenticità delle chiamate ricevute contattando direttamente gli istituti bancari tramite i canali ufficiali. È fondamentale anche ignorare messaggi che sollecitano azioni immediate o urgenti poiché potrebbero nascondere tentativi di frode.
L’informazione gioca un ruolo cruciale nella prevenzione: essere consapevoli dei rischi e conoscere i metodi operativi dei truffatori può fare la differenza tra cadere nella rete delle frodi o evitarle completamente. In caso si sospetti di essere stati oggetto di una truffa è vitale agire tempestivamente segnalando l’accaduto alle autorità competenti e alla propria banca per limitare eventualmente i danneggiamenti economici ed assistere nelle indagini volte a fermare questi criminali digitali.