Capri a numero chiuso? Il sindaco: “Impossibile accettare 30mila persone al giorno”

Capri a numero chiuso? Il sindaco lancia l’appello: “Impossibile accettare 30mila persone al giorno”. La proposta

La questione del sovraffollamento turistico a Capri diventa sempre più critica, con il sindaco dell’isola, Peppe Falco, che manifesta una crescente preoccupazione. In un’intervista rilasciata all’Adnkronos, ha evidenziato la necessità di una legge nazionale che conferisca ai sindaci delle isole e delle zone costiere maggiori poteri nella gestione degli approdi e dei flussi turistici. Questa esigenza nasce dall’impossibilità di accogliere quotidianamente fino a 30mila visitatori senza compromettere la qualità della vita sull’isola e l’efficienza dei servizi pubblici.

Capri a numero chiuso
Capri a numero chiuso? lavocenazionale.it

Il dibattito sull’overtourism è stato alimentato da una proposta avanzata dal gruppo di minoranza “Capri ai Capresi”, che suggerisce una riduzione degli approdi di aliscafi e navi. Attualmente, un intervallo minimo tra gli approdi fissato dalla Capitaneria di Porto è di 10 minuti; la proposta mira a estenderlo a 20 minuti per limitare il numero dei visitatori. Tuttavia, il sindaco Falco considera questa misura insufficiente per risolvere il problema alla radice: “Non posso accettare 30mila persone al giorno“, ha dichiarato enfaticamente, sottolineando come le infrastrutture sanitarie locali e i servizi pubblici non sarebbero in grado di gestire un afflusso così elevato.

La necessità di una legge nazionale

Il cuore del problema risiede nella mancanza di autonomia decisionale dei comuni riguardo alla gestione degli approdi e dei flussi turistici. Il sindaco Falco sollecita pertanto l’introduzione di una legge nazionale specifica, che attribuisca più potere decisionale ai sindaci su queste tematiche cruciali. “Non abbiamo la possibilità di decidere nulla”, si lamenta il primo cittadino, facendo riferimento alle difficoltà incontrate durante recenti emergenze come quella idrica, quando l’amministrazione comunale si è vista costretta ad agire d’urgenza per limitare gli sbarchi.

La necessità di una legge nazionale
Capri – lavocenazionale.it

Un altro aspetto critico riguarda la programmazione degli arrivi turistici sull’isola da parte delle compagnie navali. Moltissimi tour organizzati prevedono arrivi concentrati nelle prime ore della mattina e partenze nel tardo pomeriggio, causando congestioni significative in aree chiave come Marina Grande e la celebre Piazzetta. Il sindaco invita le compagnie navali a rivedere i loro programmi, allo scopo di distribuire meglio i flussi turistici durante tutto l’arco della giornata. Questo non solo migliorerebbe la vivibilità per residenti e visitatori ma garantirebbe anche un’esperienza più gradevole per i turisti stessi, permettendo loro di esplorare le bellezze dell’isola lontano dalle problematiche del sovraffollamento.

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