Jannik Sinner svela il suo rituale per rilassarsi: le parole del campione di tennis in un’intervista a La Stampa
Jannik Sinner, astro nascente del tennis mondiale, ha condiviso alcuni aspetti intimi della sua vita quotidiana e professionale. In un’intervista rilasciata a La Stampa, il giovane talento italiano ha svelato come trova momenti di relax nella frenetica vita di un atleta di alto livello.
“Guidando, mentre ascolto un po’ di musica,” ha detto Sinner, descrivendo questi momenti come fondamentali per staccare dalla routine degli allenamenti e delle competizioni. Che sia a Monte-Carlo o in vista delle ATP Finals a Torino, l’auto diventa per lui uno spazio personale dove ricaricare le energie.
Oltre al tennis, Sinner nutre una grande passione per gli sport che gli permettono di vivere la velocità in modi diversi: lo sci e il karting. Nonostante la sua giovane età – 23 anni – racconta con entusiasmo dei suoi primi approcci con le piste nere già a tre anni e mezzo. Oggi, pur dedicando meno tempo allo sci rispetto al passato, queste attività rimangono fonte di piacere personale ed equilibrio psicofisico.
Nonostante i successi ottenuti sul campo da tennis, Jannik mantiene un atteggiamento umile e concentrato sulla propria crescita personale e professionale. “Il successo non mi ha cambiato,” assicura l’atleta altoatesino che si definisce una persona riservata ed estranea ai riflettori della celebrità mediatica. La famiglia rimane il suo punto fermo; tutto il resto viene dopo.
Parlando del suo rivale Carlos Alcaraz, Sinner evidenzia le differenze tecniche e tattiche tra loro due ma anche una profonda ammirazione reciproca. Mentre Alcaraz brilla per la sua versatilità in campo – smorzate, passanti lob – Sinner si considera più solido sotto altri aspetti del gioco. Questa rivalità sportiva non è vista come un ostacolo ma come uno stimolo a migliorarsi continuamente.
Sul piano mentale entrambi i giocatori mostrano caratteristiche distintive; se Alcaraz ricorda Nadal per la sua intensità fin dal primo punto del match, Sinner si descrive più calmo ma capace di accendere la propria grinta nei momenti chiave della partita. La capacità di gestire le emozioni in campo è fondamentale per entrambi gli atleti che cercano sempre il modo migliore per coinvolgere positivamente anche il proprio team.
Infine Jannik svela alcuni dei suoi rituali pre-partita che includono preparativi fisici specifici come mettere il tape o cambiare il grip alla racchetta ma anche segnali emotivi importantissimi come sentirsi nervosi prima dell’inizio dell’incontro; sintomo questo dell’importanza che attribuisce ad ogni match.
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