Ultime sul Covid: uno studio rivela sequele in 25% Marines, il virologo Burioni commenta: “Danni virus sono realtà”
Un recente studio pubblicato su ‘The Lancet Regional Health’ ha gettato luce su un aspetto preoccupante della pandemia di Covid-19, evidenziando come il 25% dei Marines americani, giovani e in perfetta salute prima dell’infezione, abbia sviluppato sequele a lungo termine anche dopo aver contratto forme lievi del virus. Il virologo Roberto Burioni ha commentato i risultati dello studio, sottolineando la gravità delle conseguenze del Covid-19 sulla salute fisica e mentale.
Lo studio condotto da ricercatori statunitensi e finanziato dalla Defense Health Agency insieme alla Defense Advanced Research Projects Agency ha analizzato una coorte di giovani Marines americani precedentemente arruolati per uno studio osservazionale longitudinale sul Sars-CoV-2 acuto. La ricerca ha rivelato che un quarto dei partecipanti infetti dal virus ha riportato sequele post acute (Pasc), tra cui sintomi fisici, cognitivi o psichiatrici a lungo termine. Questi risultati suggeriscono che l’infezione da Sars-CoV-2 può avere effetti negativi duraturi sulla salute di una percentuale significativa di giovani adulti.
Tra i 798 partecipanti allo studio risultati infetti da Sars-CoV-2, ben 197 (24,7%) hanno sviluppato Pasc. I sintomi più comuni riscontrati includono la perdita di gusto e/o olfatto (41,6%), difficoltà respiratorie (37,6%) e tosse persistente (22,8%). Inoltre, coloro che hanno sofferto delle sequele post-Covid hanno mostrato tassi più elevati e maggiore gravità nei sintomi somatici oltre a manifestare segni depressivi e d’ansia.
Il confronto con una coorte storica di Marines ha messo in evidenza come i soggetti affetti da Pasc abbiano ottenuto punteggi significativamente peggiori nelle valutazioni della forma fisica. In particolare si è notata una riduzione delle prestazioni dovuta a tempi di corsa più lenti; questa diminuzione della capacità fisica è stata osservata anche un anno dopo aver completato l’allenamento iniziale.
I dati emersi dallo studio rappresentano un campanello d’allarme riguardo le conseguenze a lungo termine del Covid-19 sui giovani adulti sani. La ricerca mette in questione il concetto erroneamente diffuso secondo cui il virus sarebbe innocuo per le fasce d’età più giovani ed evidenzia la necessità di continuare gli studi sul long Covid per comprendere appieno le sue implicazioni sulla salute pubblica globale. Come sottolinea il professor Burioni nel suo commento ai risultati dello studio: “I danni a lungo termine causati dal vaccino sono al momento una fantasia; quelli causati dal Covid una preoccupante realtà“. Queste parole enfatizzano ulteriormente l’importanza della vaccinazione come strumento preventivo contro gli effetti devastanti del virus Sars-CoV-2.
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