Un bilancio preoccupante per la sicurezza stradale: sono già 354 i pedoni morti sulle strade italiane nel 2024
Sono 354 i pedoni che hanno perso la vita sulle strade italiane dall’inizio dell’anno, un dato allarmante che mette in luce la crescente problematica della sicurezza stradale nel Paese. Secondo il report diffuso da Asaps, Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale, in collaborazione con Sapidata, tra le vittime predominano gli uomini (236) rispetto alle donne (118), con una percentuale significativa di anziani: 188 delle vittime avevano più di 65 anni, rappresentando il 53% del totale. Solo nell’ultima settimana si sono registrati sei decessi.
La Lombardia si conferma come la regione più colpita con 57 decessi, seguita dal Lazio (47) e dalla Campania (44). Queste cifre pongono l’Italia di fronte a una sfida urgente: migliorare la sicurezza dei pedoni sulle proprie strade. Nonostante le numerose campagne di sensibilizzazione e le normative volte a proteggere chi cammina, i dati mostrano una realtà ancora troppo spesso tragica.
Il fenomeno degli investimenti sui passaggi pedonali è particolarmente preoccupante. La mancata precedenza ai pedoni non solo comporta gravi rischi per l’incolumità delle persone ma porta anche alla decurtazione di 8 punti dalla patente. Inoltre, è in arrivo una nuova normativa che prevede il ritiro immediato della patente per periodi che variano dai 7 ai 15 giorni a seconda dei punti residui sulla patente dell’autista coinvolto in incidenti con esiti lesivi o mortali.
Analisi mensile dei decessi
L’analisi mensile dei decessi offre uno spaccato ancora più dettagliato della situazione. Gennaio ha visto morire sulle strade italiane 31 pedoni; febbraio è stato definito “tragico” dall’Asaps con ben 42 vittime; marzo ha contato altri 35 morti; aprile ne ha registrati 24; maggio ha segnato un triste record degli ultimi sette anni con 36 decessi; giugno ne ha aggiunti altri 29; luglio ha visto ulteriormente crescere il bilancio con altri trenta morti inclusa una vittima di pirateria stradale a Ferrara; agosto è stato il secondo mese peggiore dell’anno dopo febbraio con quaranta decessi mentre settembre chiude con trentanove vittime. Ottobre si rivela finora come il mese più nero del calendario del presente anno contando già quarantotto vite spezzate in solamente ventisette giorni.
Questo report non solo fornisce un quadro desolante della situazione attuale ma rappresenta anche un forte richiamo all’azione per tutte le istituzioni competenti e i cittadini stessi affinché si adoperino insieme nella ricerca e nell’implementazione di soluzioni efficaci per garantire maggiore sicurezza sui nostri marciapiedi e attraversamenti pedonali. La vita umana deve essere protetta attraverso ogni possibile misura preventiva ed educativa al fine di invertire questa tendenza negativa che sta caratterizzando troppo spesso le cronache italiane.