Pagamenti con carta, ecco perché è illegale il sovrapprezzo: parla l’esperto. Cosa dice il Codice del Consumo
Il mondo dei pagamenti elettronici è in continua evoluzione, ma alcune pratiche scorrette da parte di commercianti persistono, creando confusione e disagio tra i consumatori. Una di queste pratiche è il sovrapprezzo per i pagamenti con carta, una questione che ha sollevato non poche polemiche e su cui l’esperto Massimiliano Dona, presidente di Consumatori.it, fornisce chiarimenti importanti.
Il Codice del Consumo italiano si pone in linea con le direttive europee per tutelare i consumatori da pratiche commerciali ingiuste. L’articolo 62 è esplicito nel vietare ai professionisti di imporre spese aggiuntive ai consumatori per l’utilizzo di determinati strumenti di pagamento, come le carte di credito o debito. Nonostante la chiarezza della normativa, alcuni esercenti continuano a richiedere un sovrapprezzo per questi tipi di pagamento. In questi casi, i consumatori hanno a disposizione strumenti legali per denunciare tali abusi all’Autorità Antitrust attraverso il sito Agcm.it.
Le sanzioni nei confronti delle aziende che non rispettano questa normativa sono state significative e hanno coinvolto diversi settori. L’Autorità Antitrust ha infatti concluso undici procedimenti tra la fine del 2023 e il 2024 con multe complessive pari a 112.500 euro. Queste sanzioni hanno colpito società che operano online e offline in vari ambiti come il turismo o le stazioni di servizio che avevano applicato costi aggiuntivi ingiustificati per l’utilizzo dei sistemi PayPal o carte tradizionali. Questa azione dimostra la determinazione delle autorità nel perseguire chi viola le regole a discapito dei consumatori.
Di fronte a un esercente che applica un sovrapprezzo al pagamento con carta, i consumatori non sono indifesi. La prima mossa suggerita dall’esperto Dona è informare l’esercente dell’illegalità della sua pratica secondo quanto stabilito dal Codice del Consumo italiano ed europeo. Se ciò non bastasse a dissuadere il commerciante dall’applicare tale supplemento, si può decidere di annullare l’acquisto oppure procedere al pagamento rifiutandosi comunque di corrispondere la commissione aggiuntiva.
È fondamentale documentare ogni episodio simile attraverso lo scontrino fiscale o altre prove fotografiche da allegare in caso si decida poi di procedere con una segnalazione all’Autorità Antitrust. Inoltre, vi è la possibilità per i consumatori lesinati nel loro diritto ad ottenere un rimborso della commissione indebitamente pagata rivolgendosi alla propria banca.
La questione del sovrapprezzo sui pagamenti con carta rappresenta ancora oggi uno degli aspetti più controversi nell’ambito delle transazioni commerciali quotidiane. La legge offre tuttavia strumentazioni efficaci per contrastarla e proteggere i diritti dei consumatori; sta agli stessi essere informati sui propri diritti e sulle modalità più appropriate per farli valere nelle situazioni concrete.
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