Il tema del caro affitti è sempre caldo, secondo una ricerca di SoloAffitti, metà inquilini lascia abitazione senza aver pagato
Un recente studio condotto da SoloAffitti, leader nel settore della protezione della rendita immobiliare da oltre un quarto di secolo, ha rivelato dati allarmanti sulla situazione degli affitti in Italia. Secondo questa indagine, un inquilino su due abbandona l’immobile senza aver saldato il debito dell’affitto. Questa tendenza si accompagna a una percentuale ancora più elevata di ritardi nei pagamenti, che raggiunge il 62% a livello nazionale.
Dall’analisi emerge un profilo dettagliato dell’inquilino moroso: prevalentemente maschile (68,8%), con una concentrazione maggiore nelle fasce d’età comprese tra i 40 e i 59 anni. Questi dati sfatano il mito secondo cui la morosità sia un problema legato esclusivamente alle giovani generazioni o a persone in età avanzata. Al contrario, è proprio nella fascia d’età attiva e lavorativa che si registra il maggior numero di casi.
Un altro aspetto sorprendente riguarda la relazione tra l’importo del canone di locazione e la frequenza dei mancati pagamenti. Contrariamente a quanto si potrebbe ipotizzare intuitivamente, è nella fascia più bassa del canone (fino a 500 euro) che si concentra la maggior parte delle segnalazioni di morosità (63,9%). Ciò suggerisce che minore è l’onere finanziario mensile per l’inquilino e maggiore sembra essere la probabilità di incorrere in ritardi o mancati pagamenti.
Silvia Spronelli, CEO di SoloAffitti, sottolinea come l’attuale scenario di mercato sia caratterizzato da uno squilibrio significativo tra domanda e offerta nel settore degli affitti residenziali. Nonostante esista un numero considerevole di immobili potenzialmente disponibili per essere messi sul mercato dell’affitto (oltre 6 milioni), molti proprietari esitano a farlo principalmente per timore di incappare in situazioni di morosità. Questa preoccupazione è stata ulteriormente accentuata dal blocco degli sfratti durante il periodo Covid-19.
Il timore della morosità rappresenta oggi uno dei principali ostacoli al pieno sfruttamento del patrimonio immobiliare italiano destinabile agli affitti. Circa il 30% dei proprietari sceglie infatti di mantenere gli immobili sfitti piuttosto che rischiare problematiche legate ai ritardi o ai mancati pagamenti degli affitti. A ciò si aggiungono le preoccupazioni relative alla difficoltà nel rientrare in possesso dell’immobile ed alla volontà di tenere libero lo stesso per eventuali necessità future.
Questo studio evidenzia non solo le difficoltà incontrate dai proprietari nell’affrontare la questione degli affitti insoluti ma anche le sfide più ampie legate al mercato immobiliare residenziale italiano. La ricerca offre spunti critici su come migliorare le dinamiche del settore attraverso politiche mirate e soluzioni innovative volte ad equilibrare meglio domanda e offerta nel rispetto delle esigenze sia dei locatori che degli inquilini.
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