Allarme sanitario dopo l’alluvione in Spagna gli infettivologi parlano di “rischio diffusione infezioni”, le preoccupazioni degli esperti
L’alluvione che ha recentemente colpito la zona di Valencia in Spagna solleva preoccupazioni significative tra gli esperti di malattie infettive. Matteo Bassetti e Massimo Andreoni, due figure di spicco nel campo della medicina, hanno espresso serie preoccupazioni riguardo ai potenziali rischi sanitari ed epidemiologici derivanti da questo disastro naturale.
Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, ha evidenziato come eventi catastrofici come le alluvioni possano favorire la commistione tra acque reflue e piovane. Questa situazione aumenta il rischio di diffusione di microrganismi enterici pericolosi quali E. Coli, salmonella e stafilococchi. Sebbene le temperature meno elevate della stagione attuale possano limitare la proliferazione di questi agenti patogeni rispetto a quanto accaduto durante l’alluvione in Emilia Romagna, il pericolo rimane elevato.
Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di Malattie infettive e tropicali (Simit), aggiunge ulteriori elementi di riflessione sottolineando i rischi legati alla contaminazione delle acque e alla conseguente impossibilità di utilizzarle per scopi potabili. La mancanza di corrente elettrica può compromettere anche la conservazione dei cibi, mentre gli acquitrini formatisi possono diventare terreno fertile per la proliferazione delle zanzare. Quest’ultime sono vettori noti di malattie infettive come la febbre Dengue.
Uno degli aspetti più preoccupanti sottolineati dagli esperti è il potenziale “esplosione” degli enterobatteri a seguito della commistione delle acque chiare con quelle scure. Questa situazione può creare un ambiente ideale per la diffusione rapida ed estesa dei patogeni menzionati precedentemente.
La questione dell’acqua non potabile rappresenta un serio problema immediato per le popolazioni colpite dall’alluvione. Senza accesso a fonti d’acqua sicure, aumentano i rischi legati al consumo sia dell’acqua stessa sia degli alimenti che richiedono acqua per essere preparati o lavati.
La mancanza temporanea dell’elettricità aggrava ulteriormente questa situazione compromettendo non solo la conservazione degli alimentari ma anche impedendo l’utilizzo dei normali mezzi domestici indispensabili nella gestione quotidiana del cibo.
Le zanzare trovano negli acquitrini lasciatii dall’alluvioni l’habitat perfetto per riprodursesi rapidamente. In una regione già provata da un evento catastrofico come un’alluvionee quest’insetti possono facilmente diventare portatori e diffusori di malattie infettive aggiungendo ulteriore pressionee sulla salute pubblica già messaa duramente alla prova.
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