Elezioni USA: parla lo storico che “indovina” presidenti dal 1984, ecco chi vincerà Una Storia di Previsioni Accurate
In un panorama politico sempre più polarizzato e incerto, emerge una previsione audace riguardante le prossime elezioni presidenziali americane del 5 novembre: Kamala Harris sarà la vincitrice. A sostenerlo è Allan Lichtman, professore di storia all’American University di Washington, noto per aver predetto con successo l’esito delle elezioni presidenziali americane in nove occasioni su dieci a partire dal 1984.
Lichtman ha sviluppato un sistema unico basato su 13 “Chiavi per la Casa Bianca”, ideate insieme all’accademico russo Vladimir Keilis-Borok nel 1981. Queste chiavi sono affermazioni che possono essere considerate vere o false e includono vari fattori come il carisma dei candidati, la maggioranza al Congresso, l’esistenza di un terzo partito significativo, la ricandidatura del presidente uscente, lo stato dell’economia e l’eventuale presenza di disordini sociali.
Le chiavi favoriscono Harris
Utilizzando questo metodo, Lichtman ha dimostrato una notevole precisione nell’anticipare il vincitore delle elezioni presidenziali americane. La sua unica eccezione è stata nel 2000 quando George W. Bush sconfisse Al Gore in una delle elezioni più controverse della storia americana. Secondo il modello di Lichtman, se sei o più delle dichiarazioni risultano false – indicando condizioni sfavorevoli per il partito del presidente in carica – allora è probabile che il potere passi all’opposizione.
Quest’anno, secondo Lichtman, almeno otto delle chiavi puntano verso una vittoria di Kamala Harris contro Donald Trump. Nonostante i sondaggi indichino una competizione estremamente serrata tra i due candidati, lo storico rimane fermo sulla sua previsione basata su oltre 160 anni di precedenti storici.
Lichtman ha espresso preoccupazione riguardo alla reazione negativa ricevuta per aver predetto la vittoria della candidata democratica e si dice nervoso per lo stato attuale della democrazia americana. Nonostante ciò, mantiene fiducia nel suo metodo: “La mia previsione non è cambiata“, ha dichiarato sul suo canale YouTube. Ha anche ammesso che eventi catastrofici senza precedenti potrebbero alterare il corso degli eventi ma rimane ottimista sulla validità del suo modello predittivo.
Alla vigilia delle elezioni presidenziali del 2023 negli Stati Uniti d’America si respira un clima teso e imprevedibile. Le dichiarazioni di Lichtman aggiungono ulteriore suspense a uno degli appuntamenti politici più seguiti a livello globale. Con decenni di esperienza alle spalle e una metodologia che ha resistito alla prova del tempo, le parole dello storico non possono essere ignorate facilmente sia dagli osservatori politici sia dai cittadini americani pronti a recarsi alle urne.