L’inondazione della Spagna osservata dallo spazio: immagini che rivelano il fenomeno Dana e le sue conseguenze
Nella notte tra il 29 e il 30 ottobre, la Spagna è stata colpita da un fenomeno meteorologico devastante noto come Dana (Depresión aislada en niveles altos), che ha causato inondazioni senza precedenti nel sud e nell’est del paese. Questa situazione di emergenza ha attirato l’attenzione non solo a livello terrestre ma anche dallo spazio, grazie all’intervento di tecnologie satellitari avanzate.
La Dana si verifica quando una massa d’aria fredda incontra aria calda e umida, tipica dell’area mediterranea. Questo contrasto crea le condizioni perfette per forti precipitazioni, che possono portare a gravi inondazioni. Nelle aree colpite come la Costa del Sol e la regione di Valencia, le piogge hanno raggiunto livelli record, con l’equivalente delle precipitazioni annuali che si sono abbattute in poche ore. Le conseguenze sono state disastrose: strade trasformate in fiumi impetuosi, case distrutte, ponti e veicoli spazzati via dalle acque torrenziali.
Le immagini satellitari rivelano l’entità del disastro
Di fronte a questa calamità naturale, la Spagna ha attivato la Carta Internazionale per la gestione dei disastri. Questa mossa ha permesso di coordinare i dati satellitari forniti da oltre 17 agenzie spaziali globali per una risposta più efficace all’emergenza. L’Esa (Agenzia Spaziale Europea) insieme al Servizio di Mappatura d’Emergenza di Copernicus hanno giocato un ruolo fondamentale nell’analisi della situazione attraverso immagini radar e satellitari.
Grazie ai satelliti Sentinel-1 e Sentinel-2 è stato possibile documentare con precisione l’estensione delle inondazioni. In particolare, l’area del Parco Nazionale dell’Albufera vicino Valencia è stata una delle più colpite: oltre 15.000 ettari allagati e circa 190.000 persone potenzialmente danneggiate dall’inondazione. Le immagini catturate dallo spazio mostrano chiaramente il drastico cambiamento nel paesaggio causato dall’enorme quantità d’acqua accumulata.
La tecnologia satellitare si è rivelata essenziale non solo nel monitoraggio delle condizioni ambientali durante il disastro ma anche nella valutazione dei danni subiti dalle zone colpite. Fornendo dati accurati ed essenziali alle squadre di soccorso sul campo, gli strumenti spaziali hanno dimostrato ancora una volta il loro valore indispensabile nelle operazioni di emergenza.
Questo evento tragico sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale nello sviluppo e nell’utilizzo delle tecnologie avanzate per affrontare le sfide poste dai cambiamenti climatici e dai fenomeni meteorologici estremi. La capacità di osservare da vicino – anche se metaforicamente – questi eventi dallo spazio apre nuove prospettive nella gestione delle catastrofi naturali, evidenziando quanto sia vitale essere preparati ad affrontarle con tutti gli strumenti disponibili.