Carburanti: secondo gli ultimi dat, registrati ribassi sui prezzi alla pompa dopo i cali prodotti raffinati. Movimenti al ribasso sui listini dei maggiori marchi
Dopo il terzo calo consecutivo delle quotazioni dei prodotti raffinati, si registra finalmente un movimento al ribasso anche per i prezzi dei carburanti presso i listini dei maggiori marchi. Questa mattina, secondo quanto riportato dalla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, marchi come Ip e Tamoil hanno iniziato a ridurre di un centesimo al litro i prezzi consigliati sia per la benzina che per il gasolio.
Questo segnale potrebbe rappresentare l’inizio di una tendenza positiva per gli automobilisti, che da tempo attendono una diminuzione concreta dei costi del carburante.
Le medie nazionali restano invariate
Nonostante questi primi segnali positivi, le medie nazionali dei prezzi praticati alla pompa rimangono per il momento invariate. L’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ha elaborato dati che mostrano come la benzina self service si attesti a 1,760 euro/litro e il diesel self service a 1,643 euro/litro, senza variazioni rispetto alle precedenti rilevazioni. Anche i servizi di benzina servito e diesel servito mantengono i loro costi invariati rispettivamente a 1,903 euro/litro e 1,785 euro/litro.
I dati relativi ai prezzi sulle autostrade offrono uno spaccato interessante della situazione attuale. La benzina self service viene venduta a 1,862 euro/litro mentre quella servita raggiunge i 2,131 euro/litro; analogamente il gasolio self service è proposto a 1,757 euro/litro contro i 2,030 euro/litro della versione servita. Per quanto riguarda gli altri carburanti come Gpl (0,865 euro/litro), metano (1,471 euro/kg) e Gnl (1,412 euro/kg), anche su queste arterie cruciali del trasporto si conferma una certa stabilità nei prezzi con lievi oscillazioni.
Queste dinamiche sui prezzi alla pompa sono influenzate da vari fattori internazionali tra cui le quotazioni del petrolio sui mercati globali e le politiche energetiche adottate dai principali paesi produttori. La recente tendenza al ribasso nelle quotazioni dei prodotti raffinati potrebbe preludere a ulteriori diminuzioni nei costi per gli automobilisti italiani nei prossimi mesi. Tuttavia, è fondamentale monitorare attentamente l’evolversi della situazione economica globale che può influenzare rapidamente questi equilibri.