Indigestione nei bambini, i dati allarmano: “raddoppiati i casi”

Salute: dalle pile ai detersivi, ‘raddoppiati i casi di ingestione nei bambini’. Un fenomeno in crescita esponenziale

L’allarme lanciato dalla Società italiana di gastroenterologia, epatologia e nutrizione pediatrica (Sigenp) non potrebbe essere più chiaro: i casi di ingestione accidentale di corpi estranei o sostanze velenose da parte dei bambini sono in drammatico aumento. Questa tendenza preoccupante riguarda oggetti comuni nelle nostre case, dalle monete ai detersivi, fino alle micropile al litio che possono avere conseguenze devastanti.

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Raddoppiati i casi di indigestione nei bambini – lavocenazionale.it

Negli ultimi 15 anni, secondo studi condotti a livello europeo e americano, si è registrato un incremento del 91,5% nei casi di ingestione accidentale tra i bambini sotto i 6 anni. In particolare, le complicanze gravi derivanti dall’ingestione delle cosiddette pile a bottone sono aumentate sette volte negli ultimi vent’anni. Queste statistiche allarmanti hanno spinto la Sigenp a richiedere l’intervento del ministro della Salute per la creazione del primo registro nazionale dedicato a questi incidenti.

Le strategie di prevenzione proposte dalla Sigenp

Per contrastare questo fenomeno crescente, la Sigenp ha avviato una campagna informativa rivolta alle famiglie per sensibilizzarle sui rischi connessi all’ingestione accidentale e sulle modalità preventive da adottare. Tra le misure proposte vi è l’ampliamento della rete nazionale di pediatri endoscopisti negli ospedali e la creazione di un database ufficiale che raccolga dati dettagliati sugli incidenti occorsi. L’obiettivo è fornire agli operatori sanitari gli strumenti adeguati per affrontare con prontezza ed efficacia queste emergenze.

Le strategie di prevenzione
Pillole a bottone – lavocenazionale.it

Nonostante gli sforzi compiuti finora dalla comunità medica e dalle istituzioni sanitarie italiane, il presidente della Sigenp Claudio Romano sottolinea come sia fondamentale intensificare le azioni preventive attraverso una maggiore informazione capillare rivolta alle famiglie. La distribuzione di opuscoli informativi in scuole, ospedali e farmacie rappresenta uno dei pilastri su cui si basa questa strategia preventiva.

Un aspetto critico evidenziato dai professionisti del settore riguarda l’iniquità nell’accessibilità ai servizi endoscopici pediatrici h24 sul territorio nazionale. Salvatore Oliva della Sigenp ha messo in luce come questa disomogeneità tra le varie regioni italiane possa tradursi in ritardi nell’intervento medico necessario per salvaguardare la salute dei piccoli pazienti.

Filippo Torroni dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ha ribadito l’importanza della conoscenza da parte dei genitori su come agire in caso d’ingestione accidentale da parte dei loro figli. Le indicazioni fornite mirano a evitare manovre potenzialmente dannose come l’induzione del vomito e suggeriscono invece pratiche sicure quali la somministrazione immediata di miele nel caso specifico delle pile a bottone inghiottite.

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