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Grasso bruno, lo studio che ti spiega perchè dovresti averne in abbondanza

Scopri il sorprendente ruolo del grasso bruno e perché è fondamentale per il tuo benessere. Uno studio innovativo svela i segreti di questo tessuto adiposo “buono” e perché dovresti valorizzarlo.

Siamo abituati a pensare al grasso corporeo come a qualcosa di negativo, da combattere e ridurre. Tuttavia, non tutti i tipi di grasso sono uguali. Tra le pieghe della scienza emerge un tessuto adiposo che sfida i luoghi comuni: il grasso bruno. A differenza del più noto grasso bianco, che accumula calorie in eccesso, il grasso bruno lavora per bruciarle, trasformandole in energia.

Il grasso bruno: che cos’è e perché è così importante

Ma cosa rende così speciale questo tessuto? Uno studio recente ha messo in luce i benefici straordinari che il grasso bruno offre al nostro organismo, legandolo a una migliore gestione del peso, a una protezione contro alcune malattie e persino al miglioramento delle funzioni metaboliche. Se l’argomento ti incuriosisce, continua a leggere: potresti scoprire un alleato inaspettato per la tua salute.

Il grasso bruno: che cos’è e perché è così importante

Il grasso bruno, o tessuto adiposo bruno, è un tipo di grasso presente in piccole quantità nel corpo umano. La sua funzione principale è quella di generare calore, un processo noto come termogenesi. Questo lo rende particolarmente attivo e benefico, soprattutto in condizioni di freddo o stress fisico.

A differenza del grasso bianco, che immagazzina energia in forma di lipidi, il grasso bruno è ricco di mitocondri, i “motori” cellulari, che utilizzano gli acidi grassi per produrre calore. È come se il grasso bruno lavorasse costantemente per mantenere il corpo in equilibrio energetico, contribuendo a contrastare l’accumulo di peso e il rischio di obesità.

Il grasso bruno, noto anche come tessuto adiposo bruno (BAT), sta guadagnando sempre più attenzione nel mondo scientifico per le sue straordinarie capacità di “bruciare calorie”, contrapponendosi al più comune grasso bianco, il quale si limita ad immagazzinare energia. Un recente focus pubblicato sulla rivista scientifica ‘Aging’ ha messo in luce nuove e sorprendenti proprietà del grasso bruno che potrebbero rivoluzionare il nostro approccio alla salute e al benessere fisico.

Il grasso bruno: che cos’è e perché è così importante

Tradizionalmente, la maggior parte delle ricerche ha evidenziato come l’attività fisica possa stimolare l’attivazione e aumentare la densità del BAT. Tuttavia, un aspetto meno esplorato fino ad ora è il potenziale intrinseco del grasso bruno di migliorare direttamente le prestazioni fisiche. Questa caratteristica assume particolare rilevanza in periodi come quello post-festività natalizie, quando molti cercano di eliminare gli eccessi calorici accumulati.

Gli autori dello studio provenienti dal Dipartimento di Biologia Cellulare e Medicina Molecolare della Rutgers New Jersey Medical School negli Stati Uniti hanno esaminato da vicino questa facoltà del BAT. Hanno scoperto che oltre a favorire una maggiore resistenza all’esercizio fisico, il grasso bruno potrebbe svolgere un ruolo cruciale nel promuovere una longevità sana. Ciò sarebbe possibile grazie alla sua capacità di proteggere l’organismo da diverse condizioni patologiche quali obesità, diabete, malattie cardiovascolari, cancro, morbo di Alzheimer e una ridotta tolleranza all’esercizio fisico.

Dorothy E. Vatner, Jie Zhang e Stephen F. Vatner hanno analizzato vari studi sul BAT per valutarne i benefici sulla salute umana. Tra i risultati più significativi vi è lo studio sui topi RGS14 knockout: questi modelli animali geneticamente modificati presentano una vita più lunga rispetto ai normali topolini. Sorprendentemente, trapiantando il grasso bruno dai topolini knockout a quelli standard si è osservata un’immediata miglioria nella resistenza alla corsa già dopo tre giorni dal trapianto.

Queste scoperte non solo confermano le proprietà uniche del tessuto adiposo bruno nel miglioramento delle prestazioni atletiche ma indicano anche come esso possa incrementare la circolazione sanguigna e ridurre lo stress cellulare. Quest’ultimo aspetto è particolarmente importante poiché contribuisce a combattere la perdita muscolare legata all’invecchiamento oltre a contrastare affaticamento e declino metabolico.

I ricercatori suggeriscono quindi che sviluppare trattamenti capaci di imitare i benefici offerti dal BAT potrebbe aprire nuove frontiere nella medicina preventiva e terapeutica. Tali approcci innovativi avrebbero il potenziale non solo per migliorare i livelli energetici generali dell’individuo ma anche per mantenere un peso corporeo salutare ed eventualmente supportarne la salute cardiaca.

Alessandra Orlacchio

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