Tradizioni culinarie nel mondo, tutti concordano sui 5 piatti più disgustosi in assoluto

Un viaggio attraverso le tradizioni culinarie più controverse del mondo. Scopri i cinque piatti considerati i più disgustosi, ma che raccontano storie di culture millenarie.

Le tradizioni culinarie variano enormemente da una cultura all’altra, riflettendo spesso la storia, la geografia e l’identità di un popolo. Tuttavia, ciò che è considerato una delizia in un paese può essere visto con sospetto o addirittura disgusto altrove.

La guida gastronomica TasteAtlas ha recentemente pubblicato una classifica dei 100 piatti più disgustosi al mondo, basata sulle valutazioni di circa 600.000 viaggiatori. Questa lista offre uno sguardo affascinante su come il cibo possa dividere le opinioni a livello globale.

Il fascino e il tabù del cibo insolito, 5 piatti meno amati dai turisti

Al primo posto della lista troviamo il Blodpalt, un piatto tradizionale delle regioni settentrionali della Finlandia e della Svezia. Questo piatto consiste in gnocchi preparati con farina d’orzo o di segale, patate crude grattugiate e sangue, solitamente di renna. Nonostante sia nato da necessità alimentari durante i lunghi inverni nordici e rappresenti un modo per non sprecare nessuna parte dell’animale cacciato, molti lo trovano difficile da accettare a causa del suo ingrediente principale: il sangue.

Segue l’Hákarl dall’Islanda, noto per essere uno dei cibi più divisivi al mondo. La carne di squalo della Groenlandia viene fermentata e poi essiccata per mesi prima di essere consumata. Il suo odore pungente e il gusto forte sono tali che persino alcuni abitanti locali faticano ad apprezzarlo pienamente.

Il terzo posto è occupato dal Bocadillo de sardinas dalla Spagna. A dispetto della sua semplicità – un panino farcito con sardine in scatola – questo snack ha suscitato reazioni negative tra i viaggiatori internazionali intervistati da TasteAtlas. Forse la combinazione di sapori o la qualità delle sardine utilizzate non incontra il favore universale.

La Chlebová polévka dalla Repubblica Ceca si posiziona al quarto posto nella graduatoria dei meno graditi globalmente. Si tratta di una zuppa a base di pane raffermo che può includere vari ingredienti come cipolle e spezie; alcune versioni prevedono anche carne o formaggio. Nonostante sia considerata un comfort food nel suo paese d’origine, sembra non avere lo stesso effetto sul palato internazionale.

Infine, il Yerushalmi Kugel dall‘Israele chiude questa top 5 dei piatti meno apprezzati secondo TasteAtlas. Originario del XVIII secolo nel distretto di Gerusalemme, questo kugel salato è fatto con noodles conditi con zucchero caramellizzato ed altri ingredienti semplici ma specifici come pepe nero e sale kosher; tuttavia non sembra incontrare l’apprezzamento universale sperato.

Queste divergenze nelle preferenze alimentari evidenziano quanto possano essere variabili i gusti culinari tra culture diverse ed anche all’interno delle stesse culture attraverso generazioni diverse o tra individui diversamente avventurosi nel provare nuovi sapori.