Maschio, battezzato e celibe: i tre requisiti “segreti” per diventare Papa. Scopri come la Chiesa permette a chiunque (teoricamente) di salire al soglio pontificio, anche senza essere prete.
Il soglio pontificio non è un club esclusivo: il manuale non scritto per aspiranti Papi è sorprendente. Avete sognato di essere stati eletti Papa? Assurdo? Non del tutto. Mentre il mondo fissa i cardinali in attesa della fumata bianca, pochi sanno che il diritto canonico nasconde un paradosso: per diventare Pontefice, non servono lauree in teologia né anni di sacerdozio.

Basta un certificato di battesimo, lo stato civile “single” e un cromosoma Y. Una porta socchiusa che, nella storia, qualcuno ha oltrepassato. La figura del Papa, guida spirituale di oltre un miliardo di cattolici in tutto il mondo, è avvolta da un alone di sacralità e tradizione. Tuttavia, ciò che molti non sanno è che le regole per diventare Pontefice sono meno rigide di quanto si possa immaginare. Infatti, secondo il diritto canonico, non è necessario essere prete per aspirare al soglio pontificio.
I tre requisiti essenziali per essere eletti Papa
Il primo requisito è quello di essere uomo. Nonostante le discussioni attuali sulla parità di genere e l’apertura verso ruoli femminili all’interno della Chiesa cattolica, questa condizione rimane immutata nel contesto dell’elezione papale.
Il secondo criterio richiesto è il battesimo nella Chiesa cattolica. Questo punto sottolinea l’importanza dell’appartenenza alla comunità dei fedeli fin dalla nascita o attraverso una successiva conversione.
Infine, il terzo requisito è il celibato al momento dell’elezione. Questa condizione riflette la tradizione del celibato ecclesiastico, sebbene sia interessante notare che non vi sia una richiesta esplicita di appartenenza pregressa al clero.
Queste regole aprono teoricamente la porta a qualsiasi uomo cattolico celibe, anche se nella pratica l’elezione di un laico rimane altamente improbabile.
L’esempio più eclatante della flessibilità delle norme canoniche riguardanti l’elezione papale risiede nella figura di Celestino V. La sua elezione nel 1294 dimostra come la possibilità per un laico di ascendere al soglio pontificio sia più che una mera speculazione teorica. Pietro Angelerio era infatti un eremita senza alcun incarico ecclesiastico formale prima della sua elezione a Papa. La sua storia rimane emblematica delle potenzialità insite nelle regole canoniche relative all’elezione del Pontefice.

Nonostante questo precedente storico, oggi l’idea che un laico possa diventare Papa appare quasi utopistica. Il Conclave moderno tende a preferire candidati all’interno del collegio cardinalizio, uomini con esperienza e carriere ecclesiastiche consolidate.
La recente morte di Papa Francesco ha riportato alla ribalta le procedure dell’elezione papale e ha riacceso i dibattiti su chi potrebbe essere il suo successore. Sebbene i cardinali elettori abbiano una vasta gamma teorica da cui attingere secondo le normative canoniche, ci si aspetta che seguano la tradizione scegliendo uno dei loro membri come prossimo leader della Chiesa Cattolica Romana.