Annalisa ha rivoluzionato il celebre dizionario Zanichelli, trasformando la voce scritta in un’esperienza dinamica e innovativa che cambia il nostro rapporto con le parole.
Nel vasto universo delle parole, il dizionario è sempre stato il custode silenzioso del loro significato, un archivio immutabile di definizioni e regole. Ma cosa succede quando questa tradizione si incontra con la creatività e la sensibilità di una voce nuova, capace di trasformare il modo in cui leggiamo e comprendiamo le parole? È esattamente ciò che sta accadendo all’interno dello Zanichelli, una delle istituzioni linguistiche più autorevoli d’Italia.

Qui, una figura di spicco, Annalisa, ha dato vita a una voce scritta che non si limita a spiegare, ma che invita a riflettere, a emozionarsi e a vedere le parole sotto una luce completamente diversa. Il progetto nasce da un’intuizione semplice ma potente: le parole non sono solo strumenti di comunicazione, ma anche veicoli di cultura, storia e identità. Annalisa ha saputo infondere in ogni definizione un’anima, trasformando il dizionario da un semplice elenco in un racconto vivo, capace di coinvolgere chi lo sfoglia. Ma quali sono le caratteristiche di questa voce scritta? In che modo riesce a cambiare la percezione di ciò che diamo per scontato? E soprattutto, quale impatto può avere sul modo in cui utilizziamo la lingua italiana nella vita quotidiana?
La voce che riscrive il dizionario: come Annalisa trasforma le parole in esperienze
In un mondo in cui le parole sono spesso sottoposte a interpretazioni superficiali, la collaborazione tra Annalisa e il Dizionario Zanichelli segna un momento di svolta. La cantante, nota per i suoi testi profondi e per una presenza scenica che non passa inosservata, è stata recentemente coinvolta nel progetto “Definizioni d’autore“, una iniziativa che vede personalità di spicco della cultura italiana reinterpretare le parole della nostra lingua.
La scelta del lemma “corpo” non è casuale. Annalisa ha sempre avuto un rapporto complesso con il proprio corpo, spesso al centro di polemiche e critiche legate al suo modo di presentarsi. La sua interpretazione va ben oltre la semplice definizione anatomica o estetica del termine. Attraverso le sue parole, emerge una visione del corpo come entità viva e comunicante, capace di trasformarsi e raccontare storie profonde.
“È quasi sempre contrapposto all’anima, come vera essenza dell’essere”, scrive Annalisa su Instagram. Questa frase apre a una riflessione più ampia sul dualismo corpo-anima che ha caratterizzato il pensiero filosofico per secoli. Ma c’è qualcosa di più nella sua definizione: l’idea che il corpo sia anche “qualcuno“, un soggetto attivo capace di esprimersi e diventare manifesto dell’esistenza individuale.
Visualizza questo post su Instagram
La partecipazione ad un progetto così significativo arriva in un momento particolarmente fertile per l’artista. Con l’uscita del suo nuovo singolo “Maschio” e l’avvio del tour nei palasport italiani a novembre, Annalisa si conferma come una delle voci più interessanti del panorama musicale contemporaneo. Sebbene non ci siano ancora conferme ufficiali riguardo a un nuovo album, è chiaro che la cantante sta preparando qualcosa di grande.
Il tour toccherà città importanti come Jesolo, Padova, Roma, Firenze e Milano – dove sono previste due date – dimostrando la forte attesa dei fan per rivedere Annalisa dal vivo. Ogni concerto sarà sicuramente anche un’occasione per riflettere sulle nuove definizioni proposte dall’artista nel contesto dello Zanichelli.
Questa collaborazione rappresenta quindi molto più che una semplice curiosità nel mondo della musica o dell’editoria; è piuttosto uno stimolo a guardare alle parole – e attraverso esse al mondo – con occhi diversi. In tempi in cui sembra prevalere una comunicazione rapida ed effimera, fermarsi a ponderare sul significato profondo delle parole può essere rivoluzionario.
Annalisa con questo gesto ci invita a considerare ogni aspetto della nostra esistenza sotto una nuova luce: non solo attraverso quello che diciamo ma anche attraverso come viviamo nel nostro corpo ogni giorno. Un messaggio potente da parte di chi ha fatto delle parole e della musica i mezzi principali della propria espressione artistica.