Al via il Bonus centri estivi 2025 dedicato a chi ha figli sotto i 14 anni. Chi può richiederlo e come inviare la domanda?
Quando le scuole chiudono per tanti genitori i centri estivi sono l’unica soluzione per far stare i bambini in sicurezza mentre sono al lavoro. I costi sono in molti casi proibitivi, come ammortizzarli?

I bambini esultano per la fine della scuola, niente compiti, niente verifiche o interrogazione per tre mesi. Un sogno poter dormire fino a tardi, andare al mare o dedicarsi ad attività all’aria aperta con gli amichetti. Per i genitori che lavorano, però, la chiusura delle scuole è un bel problema se non si hanno i nonni vicini. La scelta è tra pagare una babysitter oppure mandarle i figli ad un centro estivo.
Stare con gli altri bambini è sicuramente preferibile anche perché al centro estivo vengono proposti tanti giochi ed escursioni. A conti fatti, poi, potrebbe costare meno il centro estivo che la babysitter. In entrambi i casi, comunque, i costi sono molto alti. E se i figli sono due significa migliaia di euro da spendere in estate per poter andare a lavorare. Ecco perché ricevere un aiuto economico è fondamentale.
Contributi INPS per mandare i figli ai centri estivi
L’INPS propone un servizio ai genitori di figli con età compresa tra 3 e 14 anni per aiutarli nella spesa legata alla frequenza di un centro estivo da giugno a settembre, quando le scuole sono chiuse. Il contributo totale o parziale è concesso ai figli di lavoratori dipendenti o pensionati della Pubblica Amministrazione. Per ricevere l’aiuto bisognerà inviare domanda di partecipazione al bando tramite portale INPS utilizzando il servizio “Portale prestazioni welfare”.

I vincitori riceveranno un contributo a copertura totale o parziale delle spese per il centro estivo. La durata va da un minimo di cinque giorni ad un massimo di 20 giorni, anche non consecutivi. L’importo del Bonus dipenderà dall’ISEE familiare e coprirà le spese legate alle attività ludico-ricreative e sportive, le spese di vitto, eventuali gite e le coperture assicurative.
Per quanto riguarda la sede del centro estivo dovrà essere priva di barriere architettoniche, conforme alla normativa in materia di igiene e sicurezza, con un locale adatto alla distribuzione dei pasti. Come detto i bambini dovranno avere un’età compresa tra 3 e 14 anni alla data del 30 giugno. I genitori che dovessero essere esclusi da questa iniziativa potranno indirizzarsi verso altri aiuti che le Regioni frequentemente attivano proprio per sostenere l’iscrizione ai centri estivi.