Anche tu tendi a mangiare di più quando sei triste? Lo fanno quasi tutti: ecco perché accade

Mangiare di più quando si è tristi è un’abitudine piuttosto comune. Sono tantissime le persone che lo fanno. Ecco quali sono i motivi.

L’umore delle persone è estremamente variabile. Può cambiare da un momento all’altro a causa degli eventi più disperati. È normale, di tanto in tanto, avvertire un pizzico di malinconia. Le reazioni sono molto soggettive, tuttavia, un numero non indifferente di persone tende a ricorrere a una strategia controversa: mangiare dolci e piatti calorici.

Donna che addenta una fetta di pane con marmellata
Anche tu tendi a mangiare di più quando sei triste? Lo fanno quasi tutti: ecco perché accade – lavocenazionale.it

Questo semplice gesto, se limitato a determinate circostanze, non causa effetti collaterali pericolosi. Se si trasforma in un’abitudine, tuttavia, può avere un grave impatto sulla vita quotidiana delle persone e sul loro benessere fisico. Ecco come mai entra in gioco questo meccanismo.

Tristezza e voglia di cibo, ecco le cause: è più diffuso di quello che pensi

Le persone inseguono la felicità con tutte loro stesse. Tutti vorrebbero una vita piena, appagante e caratterizzata da eventi positivi. Purtroppo, a volte, bisogna fare i conti con la dura realtà. Uno dei modi più utilizzati per combattere la malinconia è quello di mangiare. Solitamente, la scelta ricade su cibi calorici, come patatine fritte, cioccolato, dolci di vario tipo e pizza.

Questo comportamento, se ripetuto nel corso del tempo, può trasformarsi in un’abitudine poco sana. Non è solo la mente a risentirne, ma anche il corpo. In tali circostanze, infatti, è facile ingrassare o adottare un’alimentazione poco sana, dove zuccheri e grassi hanno la meglio su vitamine e fibre.

Donna che mangia gelato con cucchiaio
Tristezza e voglia di cibo, ecco le cause: è più diffuso di quello che pensi – lavocenazionale.it

Secondo gli studiosi, il cibo diventa una sorta di consolazione. Bastano pochi bocconi per trasmettere un’immediata sensazione di benessere. Le emozioni negative perdono la presa e vengono sostituite da calma e gratificazione. L’effetto non dura a lungo perché, in realtà, non si tratta di una vera e propria soluzione. Al contrario, non fa altro che aggravare il problema.

La persona, sapendo di poter calmare immediatamente le sensazioni spiacevoli, si getta nuovamente a capofitto sui suoi alimenti preferiti, dando vita a un pericoloso circolo vizioso. Trattenersi dal farlo è inutile dato che una simile imposizione non può essere protratta per troppo tempo. È importante, invece, imparare a gestire lo stress e la tristezza, usando altre strategie compensative. Hobby e sport, per esempio, rappresentano già un ottimo inizio.

Saper riconoscere il problema è il primo passo per agire. Nel caso in cui ci si trovi in grande difficoltà, è possibile chiedere aiuto a uno specialista del settore. Non c’è nulla di cui vergognarsi. Al contrario, gli interventi di questo tipo sono sempre più diffusi.

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