Diecimila passi per essere in salute? Gli studiosi smentiscono: “Ne bastano molti meno”

Siamo abituati a considerare la soglia dei 10mila passi giornalieri come il minimo dell’attività fisica necessaria a mantenersi in forma e garantirsi un buono stato di salute, ma in realtà basta anche molto meno.

La ricerca della forma fisica ideale e del benessere psicofisico ha spesso portato alla diffusione di numerose teorie e consigli, alcuni dei quali diventati quasi dei dogmi indiscutibili. Tra questi, la regola secondo cui per mantenere uno stile di vita sano sarebbe necessario compiere almeno 10.000 passi al giorno ha trovato largo seguito negli ultimi anni, diventando un vero e proprio mantra per gli appassionati di fitness e benessere.

Ragazze che camminano in un parco
Diecimila passi per essere in salute? Gli studiosi smentiscono: “Ne bastano molti meno” – lavocenazionale.it

Tuttavia, recenti studi scientifici sembrano ora mettere in discussione questa soglia, suggerendo che i benefici sulla salute possono essere ottenuti anche con un numero inferiore di passi quotidiani.

I dati raccolti hanno evidenziato come coloro che raggiungevano questo “traguardo minore” riportassero una riduzione del 47% del rischio di morte per ogni causa rispetto a chi camminava solo 2.000 passi al giorno; una diminuzione del rischio di malattie cardiovascolari del 25%, una riduzione del 37% nel rischio di sviluppare cancro, del 38% nel rischio di demenza e del 22% nel rischio di depressione.

Queste scoperte sono particolarmente rilevanti considerando che l’obiettivo dei 10.000 passi giornalieri può apparire proibitivo per molte persone, specialmente quelle non abituate a praticare regolare attività fisica o con limitazioni dovute all’età o a condizioni mediche preesistenti.

La regola dei 10mila passi è stata smentita dagli studi statistici: ecco quanto bisogna camminare per stare bene

Un’indagine condotta da un team internazionale di epidemiologi delle Università di Sydney in Australia e dell’Universidad Europea de Madrid in Spagna ha esaminato 57 studi pubblicati nell’ultimo decennio riguardanti i benefici dell’attività fisica misurata attraverso il conteggio dei passi. I risultati hanno mostrato che anche compiere 7.000 passi al giorno è associato a significativi effetti positivi sulla salute.

Ragazza di spalle che cammina in un sentiero boschivo
La regola dei 10mila passi è stata smentita dagli studi statistici: ecco quanto bisogna camminare per stare bene – lavocenazionale.it

L’esigenza quindi è quella di promuovere un messaggio più inclusivo e accessibile: l’importante è muoversi, indipendentemente dal numero esatto dei passi fatti ogni giorno. Anche obiettivi più modesti come i già citati 7.000 o addirittura solo 4.000 passi giornalieri si sono dimostrati efficaci nel migliorare la salute generale degli individui partecipanti agli studi analizzati.

Inoltre, va ricordato che l’origine della “regola” dei diecimila passi non ha basamenti scientificamente rigorosi ma sembra derivare da una campagna marketing giapponese degli anni ’60 volta a promuovere la vendita di pedometri.

La quantità raccomandata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) riguardante l’attività fisica settimanale – pari a circa 150 minuti d’esercizio moderato o 75 minuti d’attività vigorosa – rimane un punto fermo nella promozione della salute pubblica; tuttavia, il conteggio dei passi offre un metodo pratico ed immediatamente comprensibile per valutare il proprio livello d’attività quotidiana ed incoraggiare movimento costante.

Questi nuovi dati offrono una prospettiva rassicurante: ogni step conta verso il miglioramento della propria salute fisica e mentale; pertanto è fondamentale incoraggiare tutti ad adottare uno stile vita più attivo senza fissarsi su obiettivi potenzialmente scoraggianti ma piuttosto celebrando ogni progresso fatto verso una maggiore attività quotidiana.

Gestione cookie