Arrivano 300 euro a figlio, di cosa si tratta e come presentare domanda: un’importante aiuto in sostegno dei redditi più bassi.
Questa iniziativa, firmata il 15 luglio 2025, rappresenta un passo significativo verso l’inclusione sociale e l’accessibilità alle attività sportive per i bambini.

Con un contributo massimo di 300 euro per bambino, il governo mira a ridurre le barriere economiche che limitano la partecipazione dei più giovani a corsi sportivi ed extra-scolastici. Ma quali sono i dettagli di questa misura e come possono le famiglie accedere a questo sostegno? Analizziamo insieme le peculiarità e le procedure operative di questo nuovo strumento di politica sociale.
Bonus sport figli: requisito ISEE
Il Fondo Dote per la Famiglia si rivolge a nuclei familiari con un ISEE minorenni fino a 15.000 euro, includendo figli di età compresa tra i 6 e i 14 anni. L’intento è chiaro: facilitare l’accesso a percorsi sportivi per bambini che, a causa di limitazioni economiche, potrebbero altrimenti rimanere esclusi da queste fondamentali esperienze di crescita.

La soglia ISEE è stata stabilita per garantire che il sostegno raggiunga effettivamente le famiglie che ne hanno più bisogno, evitando dispersioni di risorse. Non tutte le attività sportive rientrano nel perimetro di questo bonus. Per essere ammissibili, i corsi devono essere offerti da enti riconosciuti ufficialmente e prevedere una frequenza di almeno due volte a settimana.
Questo criterio non solo assicura la qualità e la continuità dell’offerta formativa ma sottolinea anche l’importanza di un impegno regolare nello sport per il benessere fisico e psicologico dei bambini. Le attività devono inoltre iniziare entro il 15 dicembre 2025 e concludersi entro il 30 giugno 2026, definendo così un arco temporale preciso per la realizzazione dei percorsi sportivi. Gli enti interessati a partecipare al programma devono presentare domanda di adesione entro l’8 settembre 2025, attraverso la piattaforma avvisibandi.sport.governo.it.
Questo passaggio è cruciale per garantire che l’offerta formativa sia varia e capillarmente distribuita sul territorio, permettendo così una più ampia scelta alle famiglie beneficiarie. La selezione e l’inserimento in un elenco ufficiale da parte del Ministero competente assicura trasparenza e affidabilità nel processo. Una volta pubblicato l’elenco degli enti accreditati, le famiglie potranno scegliere il corso desiderato e inviare la domanda di accesso al contributo. La procedura è pensata per essere il più snella e diretta possibile, con l’obiettivo di ridurre al minimo gli ostacoli burocratici.

Il fatto che il bonus venga erogato direttamente all’ente organizzatore del corso rappresenta una garanzia ulteriore che i fondi siano destinati esclusivamente all’attività sportiva selezionata. Il bonus sporto figli non è solo un aiuto economico: è un investimento nel futuro dei più giovani e nella costruzione di una società più inclusiva e coesa.
Attraverso lo sport, i bambini imparano il valore del lavoro di squadra, sviluppano la resilienza e rafforzano il proprio senso di appartenenza. Per i minori provenienti da contesti più vulnerabili, queste opportunità possono significare la differenza tra l’esclusione e la partecipazione attiva alla vita della comunità.
In conclusione, il nuovo bonus sport per i figli si presenta come una misura di politica sociale innovativa e di grande impatto. Attraverso il sostegno alle famiglie a basso reddito, il governo non solo promuove la pratica sportiva tra i più giovani ma contribuisce anche a ridurre le disuguaglianze sociali, offrendo a tutti i bambini la possibilità di crescere sani, forti e integrati nella società.