Microsoft continua la sua strategia di ampliamento e rinnovamento che porta a numerosi cambiamenti: a farne le spese questa volta non sono i suoi dipendenti ma un’applicazione molto utilizzata e amata dagli utenti.
Recentemente, Microsoft ha annunciato una serie di tagli di personale che hanno sollevato non poche discussioni nel settore tecnologico. Tuttavia, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questi tagli non sono il risultato di una crisi economica o di insuccessi commerciali.

Al contrario, rappresentano una mossa strategica dell’azienda di Redmond, che mira a ristrutturare e ottimizzare le proprie risorse per investire in settori ritenuti più promettenti e in linea con le future direzioni del mercato. Tra questi, spiccano senza dubbio l’intelligenza artificiale (AI) e il cloud, due ambiti in cui Microsoft intende consolidare e espandere la propria presenza.
Microsoft prende una decisione inaspettata: Un’applicazione molto amata è destinata alla chiusura
In questo contesto di rinnovamento e focalizzazione su nuove aree di sviluppo, Microsoft ha preso decisioni che riguardano anche il portfolio delle proprie applicazioni. Gli utenti che hanno fatto affidamento su Microsoft Lens per digitalizzare documenti dovranno presto cercare un’alternativa.

L’azienda di Redmond ha infatti comunicato la decisione di ritirare dal mercato la sua applicazione di scansione PDF, suggerendo agli utilizzatori di migrare verso Copilot. Una mossa che rientra nella strategia più ampia di Microsoft di concentrare le proprie risorse sulle soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, ma che lascia molti interrogativi sui servizi offerti in sostituzione.
La dismissione di Microsoft Lens seguirà un calendario preciso che si estenderà per diversi mesi. A partire dal 15 settembre 2025, l’app non sarà più disponibile per nuovi download, mentre a metà novembre scomparirà completamente sia dall’App Store che dal Google Play Store. Il colpo finale arriverà a dicembre, quando gli utenti non potranno più creare nuove scansioni, rendendo di fatto inutilizzabile l’applicazione ad eccezione dell’accesso alle cartelle MyScans già esistenti.
Microsoft ha spiegato che questa decisione rientra in un approccio strategico volto a consolidare le proprie offerte digitali. L’azienda punta tutto sull’app Microsoft 365 Copilot, che dovrebbe ereditare le funzionalità principali del servizio di scansione. Secondo le comunicazioni ufficiali, i documenti salvati su OneDrive rimarranno accessibili attraverso la sezione MyCreations della nuova piattaforma.
Le funzionalità mancanti creano dubbi
Nonostante le rassicurazioni di Microsoft, l’app Copilot presenta ancora diverse lacune rispetto a Lens. Gli utenti non potranno salvare direttamente le scansioni in OneNote, Word o PowerPoint, una funzione particolarmente apprezzata da professionisti e studenti. Inoltre, mancherà la possibilità di digitalizzare biglietti da visita per archiviarli automaticamente in OneNote.

La transizione verso l’intelligenza artificiale non sempre significa miglioramento immediato
Altre caratteristiche che non troveranno spazio nella nuova soluzione includono la lettura ad alta voce e l’integrazione con Immersive Reader. Microsoft ha promesso di continuare ad aggiungere nuove funzionalità e migliorare quelle esistenti, ma al momento della transizione gli utenti dovranno rinunciare a diverse opzioni che consideravano essenziali nel loro flusso di lavoro quotidiano.
Una strategia aziendale più ampia
La decisione di Microsoft riflette una tendenza più generale nel settore tecnologico, dove le aziende stanno concentrando i loro sforzi sulle soluzioni integrate di intelligenza artificiale. Piuttosto che mantenere app specializzate per singole funzioni, l’obiettivo è creare ecosistemi unificati che sfruttino le capacità dell’AI per offrire servizi più versatili. Tuttavia, questa strategia non sempre incontra il favore degli utenti, specialmente quando comporta la perdita di funzionalità specifiche già consolidate.
Per chi utilizzava regolarmente Microsoft Lens, questo cambiamento rappresenta un momento di riflessione sulla dipendenza dalle soluzioni di un singolo fornitore. L’esperienza dimostra come le strategie aziendali possano influire direttamente sulla produttività quotidiana degli utenti, rendendo necessaria una maggiore diversificazione degli strumenti digitali utilizzati per il lavoro e lo studio.