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Neri Marcorè, con quella faccia un po’ così, quella maniera di fare garbata da gentiluomo d’altri tempi, se ne infischia delle mode e fa concerti, serie tv, film… Pupi Avati ha rivelato al mondo la sua vena drammatica e surreale, che gli ha regalato «un biglietto per una giostra che continua a girare» in tutte le direzioni. Quando è sul grande e piccolo schermo, non ricordi più le sue incredibili imitazioni, ma lo vedi unicamente come attore di talento.
Come ora, nel film «Boys» di Davide Ferrario che ha inaugurato il Taormina Film Festival diretto da Federico Pontiggia; film (con altri protagonisti Giovanni Storti, Marco Paolini e Giorgio Tirabassi) che sarà nei cinema da giovedì, con le musiche originali del bresciano Mauro Pagani, eccellente compositore di Chiari e anima della Premiata Forneria Marconi, che ha collaborato con tantissimi autori italiani, su tutti Fabrizio De André.
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