Ritorno fatale dall’Africa: una persona di mezza età è morta al ritorno dal viaggio, ipotesi febbre di Lassa
La febbre di Lassa è una malattia emorragica virale potenzialmente grave, causata dal virus Lassa; è caratterizzata inizialmente da febbre e malessere, seguiti da sintomi gastrointestinali e, nei casi gravi, da shock e insufficienza sistemica multi-organo. Nell’80% dei casi è una patologia lieve o addirittura asintomatica, ma può presentarsi come malattia sistemica grave nel restante 20%.
La febbre di Lassa prende il nome dalla città nigeriana in cui, nel 1969, due infermiere missionarie morirono a causa di questa malattia. L’agente eziologico è un virus a Rna appartenente alla famiglia degli Arenaviridae, diffuso prevalentemente in Africa occidentale. Il serbatoio principale del virus sono i roditori Mastomys.
Una persona di mezza età residente in Iowa è morta dopo il ritorno da un viaggio in Africa; l’ipotesi principale al momento della sua morte era che avesse contratto la febbre di Lassa. Questa informazione proviene direttamente dal Department of Health and Human Services dell’Iowa che ha immediatamente allertato i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) per valutare il caso ed eventualmente confermare la diagnosi.
Il paziente non identificato era stato prontamente ricoverato e isolato presso l’ospedale universitario di Iowa City subito dopo aver manifestato i primi sintomi. I test preliminari hanno indicato come causa probabile del decesso proprio la febbre di Lassa; tuttavia sono ancora in corso ulteriori analisi per confermare definitivamente questa ipotesi.
Secondo le dichiarazioni dei CDC riguardanti questo specifico caso dell’Iowa, il rischio per la popolazione generale rimane estremamente basso. Tuttavia si sta procedendo con cautela: le persone che sono state in stretto contatto con il paziente saranno monitorate attentamente per tre settimane al fine di individuare tempestivamente eventuali sintomi della malattia.
Questo episodio riporta alla luce l’importanza delle misure preventive quando si viaggia nelle aree endemiche per la febbre di Lassa o altre malattie infettive simili. La consapevolezza dei rischi associati ai viaggi internazionali e l’adozione delle raccomandazioni sanitarie internazionali possono ridurre significativamente le possibilità di contrarre tali patologie.
Se i risultati delle analisi dovessero confermare che il decesso sia stato causato dalla febbre di Lassa, questo caso diventerebbe il nono noto negli Stati Uniti dal 1969 riguardante viaggiatori rientrati dalle aree dove tale malattia è stata riscontrata. Un promemoria della continua necessità per gli operatori sanitari globali ed entità come i CDC d’impegnarsi nella sorveglianza delle malattie infettive emergenti o rientranti.
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